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Memoria immunitaria a seguito di forme lievi di COVID-19

Sanità  pubblica | Redazione DottNet | 04/12/2020 16:46

Molti individui infettati dal SARS-Cov-2 sviluppano forme di COVID-19 lievemente sintomatiche, ma non è noto se ciò induce una memoria immunitaria persistente che possa contribuire alla protezione.

E’ stato condotto uno studio su 15 individui (età media 47 anni) guariti da COVID-19 in forma lieve per determinare se avessero sviluppato memoria immunitaria specifica verso il virus. Plasma e cellule mononucleate del sangue periferico sono state prelevate due volte, ad intervalli temporali simili a quelli di prelievi effettuati da un gruppo di 17 controlli sani non affetti da infezione da SARS-Cov-2. I soggetti guariti hanno sviluppato IgG specifiche verso il SARS-Cov-2, plasma neutralizzante il virus, cellule B e T di memoria che persistevano per almeno tre mesi. I risultati hanno anche rilevato che le celle B di memoria specifiche per SARS-Cov-2 aumentavano nel tempo. Inoltre, i linfociti di memoria hanno mostrato caratteristiche associate ad una potente funzione antivirale (secrezione di citochine, espansione a seguito di ri-esposizione all'antigene), e le cellule B di memoria hanno espresso recettori in grado di neutralizzare il virus (se espressi come anticorpi monoclonali).

Lauren B. Rodda, Jason Netland, Laila Shehata et al

Does functional SARS-CoV-2 specific immune memory form and persist after mild COVID-19?

Cell Journal Pre-proof 17 November 2020

DOI: https://doi.org/10.1016/j.cell.2020.11.029

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Pubblicato il 11/12/2020