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Primi risultati di Fase 3 di un vaccino a RNA messaggero

Sanità  pubblica | Redazione DottNet | 13/11/2020 15:07

L'annuncio del 9 novembre sui primi risultati del vaccino a mRNA sviluppato da Pfizer e Biontech offre una prima prova della capacità di un vaccino di prevenire il COVID-19.

Ma le informazioni sin qui diffuse non rispondono ancora ad alcune domande chiave, tra cui la sicurezza d'uso. Ciò che manca sono anche i dettagli sulle caratteristiche delle infezioni che il vaccino può prevenire, se sono cioè per lo più casi lievi di COVID-19 od anche casi moderati e gravi. Altre domande importanti sono quanto tempo durerà l'efficacia del vaccino, quanto funziona nei diversi gruppi di partecipanti allo studio e se può impedire agli individui pauci- od asintomatici di diffondere il coronavirus. L'unico modo per saperne di più è di somministrarlo a un gran numero di persone, e poi seguirle per mesi. È stato comunicato che sinora sono stati identificati 94 casi di COVID-19, tra i più di 43.000 partecipanti allo studio. Le aziende non hanno indicato quanti di questi casi erano nel gruppo placebo e in quello che ha ricevuto il vaccino, ma la suddivisione dei casi tra i due gruppi ha suggerito che il vaccino era efficace più del 90% nella prevenzione della malattia, almeno una settimana dopo che i partecipanti avevano ricevuto una seconda dose del vaccino e tre settimane dopo la prima. La sperimentazione continuerà fino a quando un totale di 164 casi di COVID-19 saranno stati rilevati; perciò le stime iniziali dell'efficacia potrebbero cambiare. Anche se il vaccino potrà non rivelarsi altrettanto efficace una volta che lo studio sarà completato, è probabile che la sua efficacia rimanga ben al di sopra del 50%, soglia richiesta dalla FDA per approvare l'uso in emergenza dei vaccini coronavirus. Quando i partecipanti allo studio saranno stati seguiti per una media di 2 mesi (un requisito essenziale per i vaccini COVID-19) l'FDA deciderà se concedere un'autorizzazione al suo uso in emergenza. Questi risultati sono una spinta per altri vaccini COVID-19: diversi candidati hanno mostrato risposte immunitarie simili a quelle suscitate dal vaccino di Pfizer nelle fasi iniziali degli studi, e potrebbero quindi anch'essi funzionare nella stessa maniera.

Ewen Callaway

What Pfizer's landmark COVID vaccine results mean for the pandemic

Nature NEWS 09 NOVEMBER 2020

DOI: https://doi.org/10.1038/d41586-020-03166-8

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Pubblicato il 20/11/2020