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COVID-19 e biomarcatori cardiaci

Sanità  pubblica | Redazione DottNet | 08/07/2020 12:43

Sono stati analizzatii i dati disponibili riguardo i danni cardiaci acuti e relativa mortalità durante l’epidemia di COVID-19 in Cina, attraverso una ricerca sistematica della letteratura condotta su Pubmed, Embase e pre-prints, fino al 27 marzo 2020.

Dai risultati di 28 studi condotti su un totale di 4189 pazienti COVID-19, le forme cliniche più gravi risultavano associate a valori medi di troponina significativamente più elevati; la creatinchinasi-MB, la mioglobina, e l’ NT-proBNP mostravano una tendenza simile. Valori elevati dei biomarcatori erano anche collegati ad una storia di ipertensione. I livelli di troponina e NT-proBNP aumentavano solo nei non sopravvissuti e le lesioni cardiache erano associate significativamente a mortalità più elevata. Casi severi di COVID-19 erano associati a danno miocardico acuto e questo era associato ad esito infausto. Questa analisi conferma la necessità di monitorare attentamente la funzione cardiaca in pazienti COVID-19.

Li JW , Han TW, Woodward M et al.

The impact of 2019 novel coronavirus on heart injury: A systematic review and Meta-analysis

Progress in Cardiovascular Diseases (2020)

https://doi.org/10.1016/j.pcad.2020.04.008

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Pubblicato il 29/4/2020