Farmaci per il tumore prostatico potrebbero bloccare il SARS-CoV-2

La TMPRSS2 è espressa dalle cellule epiteliali di alcuni tessuti, compresi quelli del tratto respiratorio. Tale enzima è fortemente espresso anche dal tumore prostatico: TMPRSS2 è il gene più frequentemente alterato in corso di cancro alla prostata ed anche un recettore che facilita l’infezione della cellula da parte dei coronavirus, tra cui il SARS-Cov-2. Infatti i coronavirus, come i virus influenzali, dipendono da questo enzima per l'ingresso nelle cellule dell'ospite. In una prima fase la proteina S1 della ‘spikes’ del virus si attacca al recettore costituito dall'enzima di conversione dell'angiotensina 2 (ACE2) espresso sulle cellule epiteliali respiratorie. Successivamente, la proteina virale viene scissa per attivare l'endocitosi. Questo secondo passaggio dipende dalle proteasi che si trovano sulla membrana della cellula ospite, in particolare dalla TMPRSS2. Peraltro la modulazione dell’espressione della TMPRSS2 indotta dagli steroidi sessuali potrebbe spiegare in parte la maggior prevalenza nel sesso maschile di infezioni gravi COVID-19. Dato che la TMPRSS2 non ha funzioni vitali indispensabili e sono disponibili in commercio farmaci inibitori, è stata formulata l’ipotesi di un loro impiego nella prevenzione o nel trattamento di COVID-19. Verifiche sono in corso presso alcuni centri universitari per valutare le potenzialità di questa ipotesi terapeutica. Bisognerà dapprima capire se gli inibitori usati per la prostata sono in grado di bloccare l’enzima TMPRSS2 anche nelle cellule del polmone (che sono quelle attaccate dal coronavirus) per poi procedere a studi clinici controllati.
Stopsack K, Mucci L, Antonarakis E et al
TMPRSS2 and COVID-19: Serendipity or opportunity for intervention?
Published Online First on http://cancerdiscovery.aacrjournals.org/ April 10, 2020
https://cancerdiscovery.aacrjournals.org/content/early/2020/04/10/2159-8290.CD-20-0451
Tieniti aggiornato. Accedi al portale dedicato
Pubblicato il 23.04.20