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Elevate dosi vitamina D riducono il rischio di menopausa precoce

Ginecologia | Redazione DottNet | 11/05/2017 20:05

Studio su 116 mila donne seguite per 20 anni

L'elevata assunzione di vitamina D è associata a un rischio minore di menopausa precoce. E' quanto emerge da uno studio pubblicato online sull'American Journal of Clinical Nutrition La menopausa precoce, ovvero prima dei 45 anni, colpisce circa il 10 per cento delle donne ed è associata, oltre a perdita della fertilità, ad un più alto rischio di malattie cardiovascolari e osteoporosi.

Prove di laboratorio relative alla vitamina D ad alcuni dei meccanismi ormonali coinvolti nell'invecchiamento ovarico hanno fornito le basi per l'ipotesi. Tuttavia, nessun precedente studio epidemiologico aveva esplicitamente valutato come l'assunzione di vitamina D potesse essere correlata a un minor rischio.

I ricercatori della University of Massachusetts Amherst's School of Public Health hanno esaminato i dati di 116.430 infermiere statunitensi che avevano tra 25 e 42 anni nel 1989, quando hanno risposto a un questionario. Da allora, per 20 anni, i questionari di follow-up hanno valutato ogni due anni i loro comportamenti di vita, le condizioni di salute e la dieta, consentendo ai ricercatori di catturare i cambiamenti nell'assunzione di nutrienti nel tempo. In questo arco di tempo, 2.041 donne hanno sperimentato una menopausa precoce.

Dopo aver esaminato diversi fattori, si è visto che la vitamina D proveniente da fonti alimentari, come il latte fortificato e il pesce grasso, era associata ad un rischio inferiore di 17 per cento di menopausa precoce, confrontando il gruppo di assunzione più elevato a quello di assunzione più basso.

 

Fonte: ansa

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