Università: depositate le graduatorie del 2016 di Medicina

"Il Miur ha finalmente depositato quanto richiesto dal Tar Lazio e dal Consiglio di Stato in accoglimento di alcuni ricorsi Udu sulla nota vicenda della domanda 16 del test 2016 di Medicina". Lo sottolinea l'associazione studentesca aggiungendo che intanto "continuano a emergere dei profili gravissimi sulla questione delle domande non inedite". "Il Miur - ricorda Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Unione degli Universitari - era stato condannato a riformulare una graduatoria virtuale considerando come corretta la sola risposta D alla domanda n. 16 che lo stesso Miur aveva invece abbonato attribuendo 1,5 punti a tutti i concorrenti.
I candidati che sono interessati da tale vittoria sono circa 400 e, nei prossimi giorni, verranno contattati e verrà comunicata loro la sede dove risultano assegnati: si procederà così a quanto necessario per raggiungere l'immatricolazione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria". "Da subito abbiamo denunciato come il Test di quest'anno sia stato caratterizzato da un altro aspetto - prosegue Marchetti - assai grave: per la prima volta le domande presenti nella prova non erano inedite, ma risultavano in grandissima parte estratte da test precedenti o da manuali di preparazione alla prova stessa.
Su questo si è espresso anche il Cnsu approvando una mozione presentata dall'UDU nella quale si chiede per il prossimo anno l'assoluta originalità dei quesiti". "In questo modo si creano - afferma l'Udu - pericolose e dannose differenze tra i concorrenti, tra chi ha già fatto il test negli anni passati e chi no, tra chi ha la possibilità economica di frequentare corsi di preparazione a pagamento, con costi elevatissimi, in cui si usano questi manuali e chi no". Ma la situazione pare essere "ancora più grave".
"Si è appreso, infatti - conclude la coordinatrice dell'Udu - che i quiz di selezione sono stati commissionati dal Miur, tramite il Cineca, a una Società privata di Milano (la Selexi s.r.l.): ad una prima occhiata emerge subito il collegamento tra la stessa e alcune personalità collegate ai colossi sul mercato della preparazione alle prove di ammissione. Tale rapporto diretto dimostra ancora una volta, se necessario, il marketing che si sta generando intorno all'accesso programmato a danno del diritto allo studio degli studenti stessi. Abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di individuare se vi siano profili di responsabilità penale ed erariale e se del caso di predisporre un esposto sulla vicenda".