Il javascript risulta disabilitato nel browser.
Per una corretta navigazione abilita il javascript nel browser
e aggiorna la pagina.
Per eventuali informazioni puo contattare il numero 800.014.863
oppure può scrivere una mail all'indirizzo redazione@merqurio.it

Si alla Specializzazione in Cure Primarie

Medicina Generale | Augusto Zaninelli | 16/03/2017 17:01

Purché naturale evoluzione dell'insegnamento della materia all'Università, a partire dal Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.

La Specializzazione in Medicina Generale è necessaria e deve far parte di un percorso formativo che parte nel Corso di laurea in Medicina e Chirurgia.

Questa è da sempre la posizione chiara, netta e precisa espressa dal direttivo della SIICP, Società Italiana Interdisciplinare di Cure Primarie, in occasione della pubblicazione dell'emendamento alla legge di bilancio (DDL AS 2935), presentata in Commissione Igiene e Sanità del Senato, lo scorso 11 novembre per scuole per le Scuole di Specializzazione, poi quasi immediatamente ritirato.

La SIICP (www.siicp.it) è una associazione scientifica che ha una età media di medici fra le più giovani in assoluto in Italia, annoverando fra i suoi scritti una grande parte di Medici di Medicina Generale in formazione oppure che hanno appena superato il triennio. Fanno parte inoltre della Società Medici quelli più anziani, quasi tutti accreditati con almeno una specializzazione e quasi tutti tutor di medicina generale nell'ambito del programma formativo regionale del triennio.

La SIICP ha sempre sostenuto l'importanza che anche l'Italia si allinei a tutti gli altri paesi del mondo che considerano la medicina generale con la stessa dignità e autorevolezza di qualunque altra branca specialistica e presentano all’interno delle loro Università Dipartimenti di Medicina Generale/Medicina di Famiglia/Cure Primarie/Medicina di Comunità. Questi Dipartimenti universitari sono assolutamente sovrapponibili alle strutture delle altre specializzazioni, con insegnanti che, rapportati alla nostra realtà, possono essere considerati come titolari di cattedra, associati e ricercatori, solo che, invece di avere letti di degenza in strutture apposite, svolgono l'attività in ambulatori di insegnamento e nel territorio.

L'emendamento di cui sopra prevedeva l'equiparazione della scuola di specializzazione in medicina generale alle altre scuole senza però avere alle spalle la struttura universitaria di riferimento. Nell'emendamento si leggeva della possibilità che almeno il 50% dei docenti di questa scuola fosse da reclutare fra i Medici di assistenza primaria ma non era chiaro chi fosse il Direttore della scuola e con quale Dipartimento universitario si sarebbe poi relazionata.

È evidente, pertanto, come un'organizzazione di questo tipo assomigli molto ad una casa costruita senza le fondamenta, quindi, fragile, insicura, inutile e pericolosa.

Naturalmente la proposta della SIICP è molto semplice e si basa sui principi fondamentali della formazione: pre-laurea, post-laurea e permanente. É necessario, perciò, partire dalla base, cioè dalla formazione pre-laurea e dalla costituzione del Dipartimento Universitario di Cure Primarie, nelle varie Università italiane in modo che la materia possa essere insegnata agli studenti del quarto, quinto e sesto anno. Solo successivamente potrà nascere la Scuola di Specializzazione post-laurea in Medicina Generale e così si potrà poi dar vita alla formazione permanente per il mantenimento del titolo di medico delle cure primarie che potrebbe, in modo molto più propositivo e qualificato, sostituire l'attuale sistema di attestazione di crediti formativi ECM, sulla cui validità e utilità, ultimamente, sono nati non pochi dubbi.

La SIICP propone un percorso semplice, lineare, logico, già codificato, già sperimentato e quindi, in altre parole, un percorso "normale".

A volte, però, viene da chiederci se veramente noi viviamo in un Paese "normale".

 

 

 

 

 

“Contenuto a carattere medico o sanitario proveniente da una esperienza personale dell’utente”

 

Ultime News